Le case galleggianti, una realtà abitativa all’avanguardia
Vivere in una casa sospesa sull’acqua a diretto contatto con la natura è probabilmente un sogno che accomuna molte persone. Oggi quel desiderio, grazie alle nuove tecnologie, è diventato realtà. Le case galleggianti sono le innovative e moderne abitazioni all’avanguardia che si fanno strada nel mondo dell’architettura sostenibile.
Questo nuovo tipo di unità abitativa è un’interessante alternativa per coloro che rifuggono dagli appartamenti sempre più stretti della città e che, invece, vanno alla ricerca di libertà e aria aperta.
Le case galleggianti, dunque, si prestano come singolari soluzioni abitative non dannose per l’ambiente, in quanto contribuiscono alla riduzione del consumo di suolo che negli ultimi anni è diventato una delle priorità fondamentali dell’edilizia italiana, pertanto si propongono come uno dei possibili modelli di Habitat Eco-friendly del futuro.
Uno degli esempi di casa galleggiante, che è in grado di migliorare la qualità dell’ambiente che la circonda, è sicuramente la “Houseboat H”, un progetto portato a termine dai due architetti che la abitano: Michelle Lanker dello studio Lanker Design LLC e il coniuge Bill Bloxom.
L’unità abitativa è definita come casa net zero energy, ossia autosufficiente energeticamente, ed è caratterizzata da una struttura ecosostenibile che utilizza esclusivamente materiali riciclati e riciclabili, inoltre è certificata LEED Platinum, la più prestigiosa certificazione internazionale orientata al giudizio sulla sostenibilità degli edifici.
La particolarità architettonica e l’innovazione tecnologica del progetto dei due architetti americani consiste nella depurazione dell’acqua su cui la struttura è sospesa: le isole galleggianti di plastica riciclata che la sostengono sono state progettate inserendo delle fioriere che ospitano piante autoctone, le cui radici affondano nell’acqua che loro stesse provvederanno a ripulire. Insomma, la Houseboat H è vero gioiello dell’ecosostenibilità.
Un ulteriore modello di casa galleggiante a basso impatto ambientale è rappresentato dal “Waternest 100”, un progetto completamente in linea con l’ecosostenibilità e che porta proprio la firma di un’équipe italiana. Il suo nome è Giancarlo Zema Design Group, uno studio di architettura nato a Roma nel 2001, specializzato in strutture innovative, le cui principali caratteristiche sono le linee morbide che richiamano le forme biomorfe.
“Waternest 100” è un vero e proprio villaggio di case galleggianti sospeso sulle acque del Tamigi e ciascun involucro abitativo presenta, difatti, una forma tondeggiante con un diametro di 12 metri e un’altezza di 4 metri, per un totale di 100 mq. Si alimenta energeticamente grazie ai 60 mq di pannelli solari posti sul tetto ed è realizzata esclusivamente in legno lamellare e alluminio, materiali riciclati e riciclabili fino al 98%.
Il progetto si distingue per la flessibilità degli ambienti interni che possono essere rimodulati per adattarsi alle singole e differenti esigenze dei suoi abitanti. Waternest è si una casa, ma può trasformarsi anche in un luogo di lavoro, un ristorante, un bar, uno spazio espositivo con una meravigliosa vista sull’acqua.
E voi, ci abitereste?
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