Prefabbricati galleggianti del genere si stanno vedendo sempre più di frequente sulle scene dell’architettura e del design e le ragioni potrebbero essere molteplici, anche se quella fondamentale resta la voglia di avvicinarsi alla natura e di integrare in essa il proprio stile di vita, questo è il concetto della Exbury Egg, la casa uovo galleggiante!
Le case galleggianti sono esempi di fabbricati che rendono al massimo caratteristiche di flessibilità, trasportabilità, versatilità nella loro destinazione d’uso e sono estremamente ecologiche ed economiche perché, sia per i materiali da costruzione che per le tecnologie interne, si tende a scegliere soluzioni biocompatibili ed energie verdi. La scelta di vivere in una casa galleggiante certo non è da tutti e potrebbe quasi sembrare un eterno campeggio.
Un esempio di questo genere di progettazione è la della Schwimmhaus dello studio Confused-Direction di Oldenburg. La differenza sostanziale fra questo esempio e l’Exbury Egg è che il secondo non è adibito ad abitazione. Proprio in questo senso le case galleggianti si adattano facilmente al variare la loro destinazione d’uso, infatti, l’Exbury Egg è lo studio del suo ideatore, Stephen Turner.
Il progetto è stato eseguito in collaborazione con lo studio di design SPUD e con la Perring Architecture + Design (PAD). Lo scopo principale di tutte queste persone era quello di dimostrare che per vivere basta veramente poco.
L’Exbury Egg è una piccola unità completa di tutto il necessario per vivere. Anche se il progetto non è un’abitazione vera e propria, il suo ideatore ha creato l’Exbury Egg per avere a disposizione una base di appoggio per compiere le sue ricerche, quindi necessitava di un modulo che fosse anche comodo per soggiornarvi a lungo durante gli studi. L’Exbury Egg si trova attraccata lungo le sponde del fiume inglese Beaulieu, un luogo scelto appositamente per il birdwatching. Anche se completa di una passerella che la collega alla riva, l’uovo segue l’alzarsi e l’abbassarsi del livello del fiume.
L’unità presenta al suo interno un centro di raccolta e aree di stoccaggio, oltre a punti di visualizzazione dell’intero ambiente circostante. L’attività di monitoraggio degli uccelli è assicurata anche dal grande oblò-lucernaio aperto sulla copertura. Per favorire il soggiorno, l’uovo è stato dotato anche di un letto e un bagno.
L’Exbury Egg è un modulo completamente biosostenibile essendo costruito in tutte le sue parti attraverso l’impiego del solo legno di cedro e abete. Strutturalmente, l’uovo è stato costruito con uno scheletro di base ad anelli concentrici che ospita il piano di calpestio e gli altri elementi interni. Anche dal punto di vista energetico l’unità è autosufficiente perché per la produzione di energia sfrutta un sistema solare integrato.
Secondo le considerazioni di Stephen Turner, “Il cambiamento climatico sta già creando nuove coste e nuovi habitat. (..) Le implicazioni per la fauna e per la flora e per la gente sono impegnative . Aumentare la consapevolezza del passato e del presente e creare il dispiegarsi di una location davvero speciale sarà il nostro compito, per creare un rapporto etico con la natura e calpestare il meno possibile la terra“. Questo è un chiaro intento di salvaguardia ambientale, unito al concetto che l’Exbury Egg adotta le premesse fondamentali della “Lean, Green & Clean“, ovvero “Ridurre, Riutilizzare e Riciclare“.
Per quanto riguarda la sua forma, invece, la decisione della configurazione ad uovo ricade nel fatto che questa rimanda chiaramente alle forme organiche e naturali che a colpo d’occhio permettono una migliore integrazione di una struttura artificiale con l’ambiente nel quale va ad inserirsi.
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