Una famosa citazione attribuita a Marco Tullio Cicerone dice che
“Una casa senza libri è come una stanza senza finestre”
Senza dubbio è un bel paragone che rende perfettamente l’idea del potere che la pagina scritta ha di aprire varchi luminosi che ci invitano a guardare fuori.
Il libro è una finestra attraverso la quale possiamo spingere l’occhio della fantasia alla scoperta di ciò che non conosciamo, ad ampliare la nostra prospettiva sulle cose potenzialmente all’infinito.
Leggere è molto più di un passatempo: è il modo più economico per viaggiare e conoscere… pur stando fermi in un luogo.
Anche durante i mesi di lockdown molti si sono rifugiato tra le pagine di saggi e romanzi che avevano abbandonato nel dimenticatoio o che da mesi si promettevano di leggere “prima o poi”, sperimentando che un buon libro ha l’enorme potere di farci evadere dalla realtà.
E non è tutto: un buon libro è anche un toccasana per la nostra salute perché aiuta a ridurre lo stress, migliora la nostra concentrazione, concilia il sonno e i suoi effetti su di noi sono solo positivi.
Quel che è certo è che la lettura è fortemente influenzata dall’ambiente familiare: i bambini e i ragazzi sono favoriti se i genitori hanno questa abitudine.
Anche i più piccoli si incuriosiscono nel vedere la mamma o il papà intenti a rincorrere con lo sguardo quei minuscoli segni neri sulla pagina, che per loro sono ancora indecifrabili.
L’ultimo rapporto Istat sulla lettura evidenzia quanto i libri cartacei e gli ebook abbiano accompagnato lettrici e lettori italiani, soprattutto nell’anno della pandemia, e come per bambini e ragazzi giochi sempre un ruolo importante la presenza di libri in casa.
Secondo i dati, tra i ragazzi sotto i 18 anni legge il 77,4% di chi ha madre e padre lettori, e solo il 35,4% tra coloro che hanno entrambi i genitori non lettori. In particolare i lettori più piccoli (6-10 anni) risentono maggiormente della presenza della sola madre lettrice (il 58,9% legge), mentre dopo i 15 anni, nonostante nessuno dei due genitori legga, ben il 40,6% di questi ragazzi lo fa.
A conferma di questo ci sono i risultati di una ricerca condotta qualche anno fa dalla Australian National University che ha sfruttato i dati di uno studio internazionale dell’Ocse sulle competenze degli adulti.
Insomma, che leggere fosse cibo per la mente si sapeva già; la cosa interessante è che basta crescere in una casa piena di libri per beneficiare di effetti positivi sulle proprie capacità di leggere e scrivere, di saper fare i calcoli e persino di utilizzare la tecnologia.
Dopo aver chiesto a più di 160mila persone quanti libri avessero in casa all’età di 16 anni e averli sottoposti a test sulle abilità letterarie, matematiche e tecnologiche, è stato dimostrato che i teenager con bassi livelli di istruzione secondaria ma che vivevano in case piene di libri hanno ottenuto lo stesso punteggio nei test di chi era laureato ma cresciuto con pochi libri.
Quello che potremmo definire il potere benefico dei libri si attiva quando in casa sono presenti almeno 80 testi, indipendentemente dalla materia trattata, aumentando le competenze cognitive che il bambino porterà con sé per tutta la vita.
Faccelo sapere con un commento e se sei un lettore accanito e hai bisogno di spazio in cui sistemare una libreria più grande, la nostra agenzia è pronta a cercare con te la tua prossima casa, magari dove poter posizionare una cabina armadio libreria!!
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A presto,
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